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Con il Final Climb in Val di Fiemme si conclude il Tour de Ski


La Final Climb del Tour de Ski in Val di Fiemme (TN) rappresenta una di quelle sfide che lo sport brama e desidera, chiede impegno massimo agli atleti e regala spettacolo agli spettatori, con le televisioni di mezzo mondo a gustarsi i 9 km in tecnica libera e punte che sfiorano il 30% di pendenza, calcolando una media del 12%, 420 metri di dislivello e gli ultimi 3.5 km tutti da effettuare con lo sguardo verso il cielo.
Le piste fiemmesi sono in condizioni perfette per l’appuntamento di sabato 6 e domenica 7 gennaio, tutta l’area di Lago di Tesero è imbiancata, un colpo d’occhio spettacolare sia per chi si godrà le gare dalla tv di casa o live, a pochi passi dai fondisti di Coppa del Mondo. Sabato al Centro del Fondo ci saranno le Mass Start di 10 km per le femmine e 15 km per i maschi, i cui risultati sanciranno i distacchi che separeranno gli atleti in vista dell’ultima, suggestiva, tappa del Tour.

I 9 km sulla pista Olimpia III che i fondisti affronteranno domenica 7 gennaio sono i più temuti del fondo mondiale, essi lasciano la stanchezza nelle gambe per settimane e per questo vanno affrontati con il massimo della cautela, “gestendosi” per arrivare lucidi alle “infilate” conclusive.
Le prime sfide del 12° Tour de Ski hanno evidenziato le gesta atletiche ancora superlative dell’elvetico Dario Cologna, capace di esaltarsi nella “sua” Lenzerheide, ed ora in grado di giocarsi il “tutto per tutto” nel rush finale, probabilmente assieme al vincitore della passata stagione Sergej Ustiugov. Cologna conosce bene l’erta fiemmese, avendo posizionato la bandierina svizzera sulla cima in ben tre edizioni (2009, 2011, 2012), senza dimenticare il terzo posto nel 2010, il secondo del 2013 e nuovamente il gradino più basso del podio sul quale salì lo scorso anno, con il 4° Climb Time di giornata (rilevamento sugli ultimi 4 km della Final Climb).
Ustiugov non ottenne un tempo eccezionale alla Final Climb (20° Climb Time), ma il russo poteva contare su di un vantaggio considerevole avendo vinto sei delle sette tappe, per giunta è lecito pensare come si sia risparmiato potendo comunque concludere con oltre un minuto di vantaggio sul rivale diretto Sundby (17° Climb Time). Occhio anche all’altro russo Alexander Bolshunov, mentre i papabili outsider potranno essere il canadese Alex Harvey, il kazako Alexey Poltoranin e proprio Sundby, non lucidissimo quest’anno, senza dimenticare il francese Maurice Manificat, miglior Climb Time dell’undicesimo Tour che gli valse il quarto posto di giornata e assoluto, con Francesco De Fabiani e Giandomenico Salvadori pronti ad arrivare in Trentino provando a conquistare un posto nei primi 20, mentre pare più attardato Dietmar Noeckler.

Se al maschile la truppa norvegese latita con l’assenza del leader di Coppa del Mondo Klaebo, di riposo per preparare al meglio gli appuntamenti olimpici, al femminile probabilmente la vincitrice sarà una “norge”, una tra Ingvild Flugstad Oestberg e Heidi Weng, “domatrice” dell’erta infernale nella scorsa edizione e forse più adatta a questo tipo di competizione “estrema”, anche se la Oestberg ottenne comunque il 4° Climb Time sul Cermis. La statunitense Jessica Diggins potrà essere una valida alternativa per il podio, soprattutto se ben figurerà nella Mass Start di sabato, con “mamma” Bjoergen fuori dai giochi.
Saranno in Val di Fiemme anche le altre atlete norvegesi Eide, Falla, Harsem, Jacobsen, Kalvaa, Murud, Slind e Tiril Udnes Weng, mentre tra i maschi figurano, oltre a Sundby, anche le valide alternative Dyrhaug, Holund, Iversen, Krogh, Roethe, Skar e Toenseth. La miglior azzurra fin qui vista al Tour de Ski è ancora una volta Elisa Brocard, con le “nostre” attese ad un pronto riscatto nelle tappe fiemmesi.
Tutti nella “culla dello sci nordico”, anche per il montepremi finale di oltre 477.000 euro totali, da suddividersi in 46.852 euro al primo classificato, 34.074 al secondo, 23.426 al terzo e via a seguire fino al 20° in graduatoria, medesime quote sia per gli uomini che per le donne. Info: www.fiemmeworldcup.com

Fonte Newspower

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.